Urbino è la città delle meraviglie, molti la definiscono una città senza tempo… non vorrebbero mai andarsene! Non lo diciamo solo perché siamo di Urbino, ma perché abbiamo sentito moltissime persone dirlo durante i loro soggiorni. Tutti restano affascinati da Urbino, dai suoi monumenti e non solo da essi, ma soprattutto dall’ambiente magico che possiamo trovare in ogni suo angolo.
Il massimo monumento della città è il Palazzo Ducale, archetipo di dimora principesca non fortificata del Quattrocento è una delle creazioni più alte dell’architettura italiana del Rinascimento. Non siamo qui per parlarvi del Palazzo Ducale, ma di un aspetto singolare di esso che stupisce chiunque lo venga a sapere e lo provi.
Si nascondono dei segreti, delle particolarità che non tutti sanno: passaggi segreti all’interno del Palazzo, tunnel, segni, simboli, messaggi…e… l’amplificazione! Sembra strano ma è così. Ma non esiste solo questa particolarità, ce ne sono varie ed è difficile descriverle tutte perché ogni volta che lo si visita si scopre sempre qualcosa di nuovo.
Sappiamo che gli amplificatori oggi ci permettono di sentire suoni a distanza anche in luoghi di elevata grandezza, questo grazie alle casse acustiche e ai microfoni che garantiscono allo spettatore anche più lontano un ascolto ottimale. Le casse acustiche vengono posizionate per questa ragione nei vari angoli della sala e sono collegate con fili o wireless ai microfoni utilizzati dal presentatore.
Una domanda può sorgere spontanea “ma ai tempi del Rinascimento c’erano queste cose?” Sì, ma non come le intendiamo noi oggi. Non esisteva infatti né internet né le nostre moderne tecnologie. Ma questo non ha fermato la genialità del Duca: così insieme ai suoi architetti ha messo in atto uno tra i maggiori esempi della capacità di applicare gli studi più avanzati sull’acustica dell’epoca.
Dopo aver maturato il progetto, la sua posizione ottimale, gli obiettivi da raggiungere con la voglia di stupire e meravigliare in tutti “sensi”, sono stati raggiunti risultati che non hanno avuto certo bisogno di modifiche o ripensamenti successivi anche sul piano dell’acustica.
Le parti che principalmente stupiscono i nostri sensi per la capacità di amplificare i suoni sono sia all’interno che all’esterno del Palazzo:
- Nel Piazzale Duca Federico, che si trova davanti l’ingresso del Palazzo, chi si posiziona al centro può sentire il suono della propria voce amplificato! Non durante la giornata per via della confusione, ma in un momento di “quiete” magari dopo la chiusura del Palazzo o di sera, la sensazione è sicuramente unica. Ne resterete estasiati! Si può immaginare che il Duca preferisse tenere in questo punto i suoi discorsi sicuro di poter essere udito dal suo popolo;
- Nel terrazzo tra i due Torricini il Duca era solito affacciarsi per controllare che non ci fossero pericoli all’orizzonte e per ammirare la natura che circonda la città. Non lo usava solo per poter osservare, ma anche per tenere le sue orazioni;
- Ai piedi dei torricini, all’esterno, si trova l’esedra del Teatro, un muro semicircolare da cui,posizionati ai suoi poli opposti, è possibile sentire ciò che l’altro sussurra: i walkie talkie dell’epoca! Questo era un trucco pensato per permettere alle guardie di parlare tra loro senza essere sentite da orecchie indiscrete.
A noi urbinati piace guardare i turisti che, scoperta questa curiosità, si divertono a giocare ai poli opposti sussurrandosi parole che riescono a sentire come se si trovassero uno accanto all’altro. Siamo fieri di queste particolarità. Sono questi gli aspetti, infatti, che permettono al visitatore di apprezzare ancor più la bellezza della città “tastando con mano” quelle specificità che non si trovano scritte da nessun’altra parte!