È un percorso vario che include siti di interesse artistico, naturalistico e ambientale, in buona parte per strade montane, lungo strette valli ai piedi e sui fianchi delle montagne. Le architetture medievali in pietra preludono all’habitat eugubino, così come la parlata della gente.
Impressionante la Gola del Furlo; suggestivo per la bellezza selvaggia il Monte Catria; di grande interesse artistico la cittadina di Cagli e il solitario e mistico Monastero di Fonte Avellana.
Ad Acqualagna, capitale del tartufo bianco pregiato, è consigliabile una sosta gastronomica. Meta principale è Gubbio, le cui sorti si legano per circa due secoli e mezzo allo stato di Urbino: qui il medioevo è illustrato come in un libro aperto, e nelle severe architetture civili se ne percepisce ancora l’antica fierezza comunale.
Infine va ricordato che una parte del percorso, dal Furlo al Passo della Scheggia, coincide con la antica Via Flaminia, di cui restano notevoli vestigia, aperta dal console Gaio Flaminio nel 220 a. C., che collegava Roma con la costa adriatica, fino a Fano e Rimini, e quindi con l’Italia settentrionale e oltre.