Itinerario 6

Cartina Itinerario 6

Itinerario Trekking 6 - Percorso dei prati sommitali - Partenza Scavolino

Scavolino - Passo del Trabocchetto - Passo dei Ladri – Scavolino

Dislivello: 510 m - Difficoltà:EE

Sentieri CAI: 102 - 106

Durata 4h 15 min.

 

Il percorso parte da Scavolino (760 m), antico borgo del Comune di Pennabilli.

Lasciata la piazza del paese ci si dirige verso la vicina frazione di Ca’ Maffei dove si imbocca l’itinerario lungo una strada carrabile che passa nelle vicinanze di alcune stalle; si giunge ad un quadrivio e si segue il sentiero CAI 102 mantenendo la destra.

Giunti in prossimità della biforcazione successiva, si può riprendere fiato e soffermarsi ad ammirare dall’alto il borgo di Scavolino immerso nel verde della campagna.

Oltrepassata la sbarra che si incontra lungo il cammino, il tracciato continua a salire per alcune centinaia di metri, e prende a sinistra in corrispondenza di un’altra diramazione.

Più avanti si presenta una scelta: si può continuare la passeggiata lungo la carrareccia o imboccare il sentiero che attraversa il folto bosco di latifoglie.

Le due vie, comunque, si ricongiungono più in alto, in corrispondenza del bivio per il Passo del Trabocchetto (1174 m): qui l’imbocco del sentiero è a destra, sotto l’imponente costa del Monte Carpegna, seminascosto dalla ricca vegetazione.

Addentrandosi nella boscaglia la strada si stringe e sale lungo uno stradello battuto all’ombra di carpini, faggi e noccioli; l’ultimo tratto è quello più impegnativo: si tratta di un breve strappo in salita, reso malagevole dal fondo roccioso e sconnesso.

Arrivati al passo, il panorama si apre sull’intera Valmarecchia e sulle distese prative del Monte Carpegna.

L’itinerario prosegue sulla destra, lungo il sentiero CAI 105, costeggiando il versante del Monte e attraversando i verdi prati sommitali.

Se si è fortunati è possibile veder volteggiare rapaci come la poiana o il gheppio che sul Carpegna nidificano numerosi.

Proseguendo sempre diritto si supera il bivio per la faggeta di Pianacquadio, fino a raggiungere un fontanile in pietra con acqua di sorgente fresca e potabile.

Il ritorno parte da questo punto, scendendo a destra per il Passo dei Ladri (1264 m): la strada, a tratti ripida e scoscesa, costeggia prati e pascoli ed a tratti si addentra nel bosco di faggi.

Si continua la discesa lungo il sentiero fino ad incrociare di nuovo l’ampia strada carrabile che, a destra, ci riporta lungo la via dell’andata e scende fino a Scavolino.

 

Scavolino

Arrivando a Scavolino, originario insediamento castellano, si possono scorgere i ruderi del Palazzo fortilizio eretto nel XIV secolo da Tommaso di Carpegna, signore di Bascio, Soanne e Miratoio.

Il prestigioso Palazzo fu edificato su una preesistente fortezza, risalente al X secolo quale feudo dei Principi di Carpegna, in posizione strategica su un rialzo, come spesso accadeva in una zona ricca di emergenze rocciose come la vallata del Marecchia.

Testimonianze dell’archiatra pontificio Lancisi, risalenti al 1705, data in cui fu ospite al Palazzo, narrano di un luogo di maestosa imponenza con baluardi, parapetti, cannoni e sentinelle a difesa della vita nobiliare che si svolgeva all’interno.

Di tanta magnificenza rimane oggi il perimetro delle possenti mura che vegliano sulla piazza di Scavolino, su cui si affaccia l’antica sede del palazzo Comunale.