Itinerario 4

Cartina Itinerario 4

Itinerario Trekking 4 - Percorso dei boschi di conifere - Partenza Cippo

Cippo Costa dei Salti Trabocchino Cippo

Dislivello: 300 m - Difficoltà:E

Sentieri CAI: 104 - 101

Durata 3h

 

Il sentiero si snoda, quasi completamente, all’interno della pineta che ricopre il versante Sud del Monte Carpegna e parte dalla località Cippo, situata a circa 3 Km dal centro abitato di Carpegna.

La prima parte del sentiero è una strada antincendio tracciata ad una quota quasi costante di 1000 m slm.

In questo tratto l’ambiente che possiamo osservare è quello di un bosco artificiale costituito prevalentemente da pino nero.

A partire, infatti, dal primo dopoguerra fino a non molto tempo fa, l’intero versante Sud del monte è stato ricoperto con questa specie arborea (Pinus nigra) in quanto molto resistente alla siccità e particolarmente adatto come specie transitoria nei terreni degradati, di cui migliora sensibilmente lo stato di fertilità.

L’ultimo tratto della strada attraversa la parte più antica della pineta, nella quale spiccano per dimensione numerosi esemplari di abete bianco e abete rosso.

Un semplice modo per distinguerli è l’osservazione dei loro coni: quelli dell’abete bianco sono eretti e posti lungo i rami, quelli dell’abete rosso sono pendenti e posti all’apice dei rami.

Il sottobosco della pineta è limitato a poche specie erbacee e arbustive, ciò è dovuto all’acidità degli aghi del pino nero.

La presenza di piante autoctone si trova principalmente in corrispondenza degli impluvi.

Numerose sono le tracce lasciate dagli animali che popolano la pineta: germogli spezzati e coni rosicchiati dagli scoiattoli, piume perse dalle cince, escrementi di mustelidi sui sassi per segnare il territorio, nidi di picchi nei tronchi, buche scavate nel terreno da caprioli e cinghiali.

Dopo circa 30 minuti di cammino la strada termina con una rotonda; il sentiero si fa più stretto e continua salendo a sinistra prima della rotonda.

Da questo punto il sentiero sale a zig-zag attraverso una zona con una varietà maggiore di piante fino a sbucare sui prati sommitali del monte.

Grazie all’esposizione di una parte del sentiero a Nord-Est aumenta il numero dei faggi, fino a diventare a tratti la specie predominante (vi accorgerete di ciò dal fruscio delle abbondanti foglie secche al vostro passaggio).

Proseguendo si arriva alla croce posta in cima alla Costa dei Salti a 1256 m slm.

Arrivati alla Costa dei Salti attenzione al vento, potrebbe scambiarvi per un aquilone e farvi volteggiare in cielo insieme alle rondini, a caccia di insetti trascinati dalle correnti calde, alle poiane e ai gheppi.

Da qui lo sguardo può spaziare a perdita d’occhio su tutte le principali vette delle Marche, dal Monte Nerone (in primo piano sulla destra), al Catria e nelle giornate più nitide ai Sibillini e al Conero.

Inoltre si può seguire la linea di costa dell’Adriatico da Ancona a Cesenatico, nascosta solo in parte dai rilievi del Monte Montone, che copre le spalle al centro abitato di Villagrande, dal Monte San Paolo (a destra) e dal Monte Titano che svetta sullo sfondo con le tre torri di San Marino.

Ai piedi della parete si trova il centro abitato di Ponte Cappuccini e più a valle Mercato Vecchio (entrambi appartenenti al Comune di Pietrarubbia, di cui l’antico Borgo si mimetizza sulla destra dei due nuovi centri).

Oltrepassato il recinto del pascolo proseguire costeggiando la pineta e salire fino a giungere in uno dei punti più panoramici dell’intero Parco.

E’ da qui, infatti, che si può ammirare l’intera vallata di Carpegna ed i rilievi del Sasso Simone e Simoncello, ai piedi dei quali si trova l’ampio cerreto e sullo sfondo il crinale toscano dell’Alpe della Luna.

Proseguendo sul crinale si arriva al Passo del Trabocchino da dove prendendo il sentiero CAI 101 si scende al Cippo attraversando un primo tratto ricoperto da cespugli e, in estate, da fioriture di garofani profumatissimi.

Dopo un tratto di bosco naturale costituito in prevalenza da maggiociondolo e aceri ci si addentra ancora nella pineta fino a sbucare nuovamente sulla strada antincendio percorsa inizialmente.

In corrispondenza di questo incrocio si può seguire il sentiero che si trova di fronte per dissetarsi con le fresche acque della Fonte del Coppo.

Ritornando sulla strada e seguendo questa per un breve tratto si fa ritorno al Cippo.